CHI SIAMO

FUMANA è un collettivo aperto e informale, nato a Mantova nel 2017. Riunisce scrittori, artisti, pubblicitari, operai, manovali, giornalisti e sfaccendati: una comunità che, come la nebbia, cambia forma nel tempo. Ne sono fondatori Massimiliano Boschini, Nicola Sometti, Davide Prandini, Giacomo Cecchin, Enrico Alberini e Davide Bregola. Nel 2025 si sono aggiunti Paolo Patria e Alessandro Saccardi


FUMANA nasce da un’idea semplice: cercare, riconoscere e valorizzare un tratto identitario comune tra chi fa arte, in tutte le sue forme, in un luogo preciso — la Pianura.  Ci occupiamo di arte, narrativa, cinema, poesia, gastronomia, folklore, sport, musica e attività all’aria aperta.


FUMANA beneficia, sin dalla prima edizione, del patrocinio e di un contributo economico del Comune di Mantova, nonché della disponibilità degli spazi di Casa del Rigoletto. Nel corso degli anni diverse associazioni del territorio hanno co-organizzato l’evento insieme al Collettivo, tra cui Frammenti di Fotografia e Il Notturno. Dal 2020 l’organizzazione stabile è affidata all’Associazione Altrementi.

Logo del Collettivo Fumana

COSA NON SIAMO

FUMANA non è una rassegna, né una kermesse, un concorso, un evento, un’esibizione, un festival, una mostra o una fiera.


FUMANA
non ha etichette. E non solo per una certa pinguedine.


FUMANA non ha una forma fissa: ogni anno cambia pelle, si trasforma, si adatta e sorprende. 

INFO, ACCESSIBILITÀ e PRENOTAZIONI

Per informazioni: info@fumana.it


Tutte le iniziative sono gratuite.


In alcuni casi, a seguire, è previsto un pranzo o una cena su prenotazione, con un costo variabile di volta in volta: queste occasioni sono indicate con l'apposita icona 🅿

IL TEMA DEL 2025: IN CAMMINO

FUMANA - IMMAGINARI DELLE PIANURE torna a Mantova dal 14 novembre all’8 dicembre 2025 con la sua IX edizione. Il filo conduttore è IN CAMMINO, un invito a muoversi, a non restare immobili nella nebbia che avvolge le pianure, ma a trasformarla in occasione di ricerca, immaginazione e scoperta. 

La fumana può essere ostacolo, sospensione, immobilità, ma allo stesso tempo opportunità, immaginazione, curiosità. Come spesso si dice "bisogna perdersi per ritrovarsi" e in pianura la nebbia toglie ogni punto di riferimento, costringendoti a creare la tua mappa personale fatta di passioni, di suggestioni e di improvvise illuminazioni, come quando il sole spinge la fumana verso il basso e sembra di camminare in un mare di zucchero filato. 

Il programma intreccia mostre, incontri, performance con spazi espositivi che ancora una volta ridisegnano la città: dalla centrale Casa del Rigoletto all’edicola di Piazza Canossa, che ritrova l’antica vocazione del racconto di notizie, quando gli edicolanti erano chiamati "spacciatori di giornali".

Dalla mostra di Paolo Simonazzi al dialogo con gli scrittori Daniele Benati, Luca Azzolini, fino alla voce artistica di Leda Fantini, dalle cene letterarie ai santi che giocano con i birilli, ogni tappa diventa parte di un percorso condiviso. 

Un capitolo speciale è dedicato a Pier Vittorio Tondelli, a cui Fumana rende omaggio nell’edicola di Piazza Canossa e con la presentazione del libro "Codice Tondelli" di Giulio Milani, che esplora il cammino artistico di uno scrittore, più citato che letto davvero, rappresentante a pieno di una scrittura di pianura, attraversata da inquietudini e desideri di generazione, che continua a offrire strumenti, stimoli e chiavi di lettura per un presente in divenire e un futuro in parte già scritto.

FUMANA è ancora una volta un viaggio collettivo,  che vuole essere una delle tante tappe per uscire dalla nebbia o per rimanerci, perché alla fine è sempre la fantasia e la curiosità che si fanno scintilla degli immaginari delle pianure.

INAUGURAZIONE VENERDÌ 14 NOVEMBRE - ore 18.00

Casa del Rigoletto - Mantova - Piazza Sordello, 23


IL FILO E IL FIUME

Da sabato 15 novembre a lunedì 8 dicembre 2025

Visita mostra a ingresso libero

Rivolto a tutti


Mostra fotografica di Paolo Simonazzi, in cammino nel mondo piccolo lungo il Po, tra i silenzi e gli orizzonti della sua pianura.

Paolo Simonazzi, noto per la sua capacità di cogliere l'essenza dell'ordinario, guida il visitatore in un cammino intimo, dove il paesaggio non è solo sfondo, ma protagonista vivo e pulsante. Il grande fiume diventa elemento evocativo ma sottinteso, presente per sottrazione, escludendo cioè quasi sempre l’immagine delle sue acque. Le sue fotografie sono finestre aperte su una realtà di confine e marginale nell’immaginario, colta con sensibilità privilegiando i dettagli, le atmosfere rarefatte e le linee compositive che suggeriscono quiete e profondità. 

Paolo Simonazzi incrocia il cammino di Fumana e, prima o poi doveva succedere. Le sue frequenti esplorazioni visive, lungo il mondo piccolo che questa rassegna si sforza di raccontare, hanno una collocazione ideale nella rassegna. In particolare proprio questa mostra, Il filo e il fiume, sposa perfettamente le intenzioni di chi, come noi, vuole cogliere lo spirito profondo delle pianure e cerca le connessioni possibili tra terre anche molto distanti tra loro.

L'uso sapiente della luce e l'attenzione per le geometrie naturali e umane rendono le sue opere di autentiche meditazioni visive. Gli scatti esplorano l'interazione tra l'uomo e l'ambiente circostante, celebrando la bellezza discreta di luoghi spesso inosservati, che rivelano una dignità e una forza inattese.

Il progetto proposto in mostra prende dichiaratamente ispirazione dal lavoro Sleeping by the Mississippi del fotografo statunitense Alec Soth, un’indagine conoscitiva condotta nel 2004 lungo il corso del più grande bacino idrografico dell’America settentrionale. Il titolo fa riferimento anche all’album musicale The river and the thread (2014) di Rosanne Cash, in cui la cantautrice americana – figlia di Johnny Cash – ripercorre il Sud degli Stati Uniti alla ricerca del passato e dei ricordi della sua famiglia.

Simonazzi, noto per la sua capacità di cogliere l'essenza dell'ordinario, si muove lungo gli argini del Po e guarda ciò che trova fuori dal fiume. Tracce. Guida il visitatore in un cammino intimo, dove il paesaggio non è solo sfondo, ma protagonista vivo e pulsante. Il grande fiume diventa elemento evocativo ma sottinteso, presente per sottrazione, escludendo cioè quasi sempre l’immagine delle sue acque. 

Le sue fotografie sono finestre aperte su una realtà di confine e marginale nell’immaginario, colta con sensibilità, lontano dalla frenesia, privilegiando i dettagli. Le atmosfere rarefatte e le linee compositive che suggeriscono quiete e profondità. L'uso sapiente della luce e l'attenzione per le geometrie naturali e umane rendono le opere di Simonazzi autentiche meditazioni visive. Gli scatti esplorano l'interazione tra l'uomo e l'ambiente circostante, celebrando la bellezza discreta dei luoghi, spesso marginali o inosservati, che rivelano una dignità e una forza inattese. Il fotografo reggiano ha un passo lieve, un approccio rispettoso e quasi sommesso, entra in punta di piedi nel paesaggio per restituirne l'autenticità più pura.




VENERDÌ 14 NOVEMBRE - ore 21.00

Incontro a ingresso libero

Creative Lab - Mantova - Viale Valle d'Aosta, 20

IN CAMMINO FRA LE IMMAGINI

Rivolto ad appassionati e cultori dell’arte fotografica


Incontro, realizzato in collaborazione con Frammenti di Fotografia, con Silvia Camporesi, una delle voci più originali della fotografia italiana contemporanea, che vive e lavora a Forlì, dove insegna fotografia e conduce laboratori dedicati al rapporto tra immagine, territorio e percezione.

La sua ricerca, a metà tra realtà e immaginazione, indaga il paesaggio come luogo di identità e metamorfosi, intrecciando autobiografia, mito e geografia interiore. Attraverso un linguaggio che fonde fotografia, performance e narrazione, Camporesi costruisce mondi sospesi, dove il reale diventa materia poetica e strumento di conoscenza.

Negli ultimi anni il suo lavoro si è concentrato sul paesaggio italiano, esplorato come archivio vivente della memoria e del tempo. Progetti come Atlas Italiae (2015), Mirabilia (2017) e Domestica (2020) raccontano un’Italia marginale e insieme magica, fatta di luoghi dimenticati, ferite e rinascite.

Le sue opere fanno parte di importanti collezioni pubbliche e private; ha esposto in numerosi musei e festival in Italia e all’estero, tra cui MAXXI, MART, Palazzo delle Esposizioni e la Biennale di Fotografia di Dong Gang.




Da SABATO 15 NOVEMBRE a DOMENICA 7 DICEMBRE

Visita libera

Antica edicola dei giornali - Mantova - Piazza Canossa

TONDELLI 70 - LA PIANURA POSTMODERNA

Orazione civile di Giulio Milani all’inaugurazione di sabato 15 novembre 2025 ore 18.00

Rivolto a tutti


Nel 2025 ricorre il settantesimo compleanno di Pier Vittorio Tondelli (Correggio, 1955 – Correggio, 1991), autore di culto degli anni ottanta e una delle voci più influenti della letteratura contemporanea italiana. La sua pur breve parabola ha segnato sia un punto di rottura che un nuovo inizio nel panorama editoriale: sia il linguaggio, figlio di sperimentazioni e di anni movimentati, che i personaggi spesso pescati nel mondo di una marginalità lontana dalla Storia, raccontano virtù e soprattutto miserie della nostra vasta pianura. Partendo ovviamente dalla pianura di Tondelli: quella di Correggio, di Bologna e della sua lunga nervatura, vale a dire la Via Emilia. Fino a Rimini.

La mostra intende ripercorrere le tappe di una vita bruciata molto in fretta ma di cui ancora oggi resta una traccia profonda nella società italiana, e non solo per l’importanza delle opere di Pier Vittorio Tondelli. Oltre a una serie di ritratti dello scrittore e delle sue opere, è presente infatti una piccola sezione dedicata alla serata di presentazione del romanzo “Rimini”, a luglio del 1985, nel salone del Grand Hotel riminese; un evento mondano vivo nella memoria, di cui si tramandano aneddoti e racconti spesso leggendari, ma che riflette appieno il mood culturale e i costumi di quegli anni. Un evento postmoderno. 

Nel corso dell’inaugurazione, condotta da Davide Bregola e Nicola Sometti, lo scrittore Giulio Milani, autore di “Codice Tondelli” ed editore di Transeuropa, terrà un'orazione civile sul percorso storico e artistico di Tondelli.




DOMENICA 16 NOVEMBRE - ore 11.00

Incontro a ingresso libero

Libreria Libraccio - Mantova - Via G. Verdi, 50

SULLA STRADA DI TONDELLI

Rivolto a chi ama scrivere e chi ama leggere


In una conversazione condotta da Davide Bregola, Giulio Milani presenta “Codice Tondelli”: la pagina è pelle, la parola è desiderio”, personal essay, edito da Transeuropa, con cui Tondelli negli anni’ 80 collaborò a numerosi progetti in cui racconta il cammino artistico e spirituale intrapreso dall’autore di Correggio nella provincia emiliana.

Scrittore, agitatore culturale e direttore della casa editrice Transeuropa, Giulio Milani ha dedicato un'opera significativa a uno degli autori più eversivi e influenti del Novecento italiano: Pier Vittorio Tondelli. Il suo libro, intitolato "Codice Tondelli. La pagina è pelle, la parola è desiderio" (Transeuropa, 2025), non è una semplice biografia o un omaggio celebrativo, bensì un saggio narrativo denso e partecipato, una vera e propria inchiesta sull'eredità intellettuale e umana di Tondelli. 

Milani si addentra nel "laboratorio tondelliano", ripercorrendo la vita e l'opera di PVT attraverso un "romanzo collettivo" che include le voci di amici, commilitoni di Pao Pao e collaboratori sparsi tra le città frequentate dallo scrittore. L'obiettivo non è solo raccontare gli anni Ottanta, di cui Tondelli fu acuto ritrattista e fustigatore, ma soprattutto tracciare una mappa sentimentale e visionaria che ne restituisca la figura di uomo e scrittore inquieto, il cui stile inesausto e fiammeggiante è riassunto nella sua stessa frase: "la pagina è pelle, la parola è desiderio".

Il "Codice Tondelli" celebra l'autore senza paludamenti, evidenziando il suo paradigma fatto di parola, relazioni culturali e sentimentali, e la sua capacità di incarnare la propria generazione prima ancora che il concetto di autofiction entrasse nel lessico letterario. 

Milani rintraccia la "scandalosa eredità intellettuale" di Tondelli, focalizzandosi sul suo impegno nel dare voce agli altri, nel creare spazi di scrittura e nel rompere i recinti. Il libro si presenta come un'elegia divagante e partecipe, frastagliata e centripeta, che si sporca con la carne delle parole di Tondelli, invitando il lettore a un incontro-scontro con il suo universo, per ritrovarsi – o lacerarsi e ricucirsi – sulle "tracce di pelle" lasciate sulle pagine. È un libro necessario per chi ha amato Tondelli e utile per chi vuole scoprirne la libertà radicale e la forza della sua scrittura come atto sovversivo. 

All’incontro partecipa il giornalista Pier Luigi Alberici, professionista che ha lavorato per il Resto del Carlino, raccogliendo preziosi materiali inediti su Tondelli.




DOMENICA 16 DICEMBRE - ore 13.30

🅿 Pranzo su prenotazione (whatsapp o sms 345 322 7656)

Tensostruttura Centro commerciale La Favorita - Mantova

HO PIANTO, MA SOPRATTUTTO HO RISO

Rivolto ad amici e sodali di Fumana


Pranzo conviviale, promosso dagli organizzatori della IX edizione di Fumana, nel corso della tradizionale Fiera 2025 del riso vialone nano mantovano, organizzato dall’associazione La Strada del Riso e dei Risotti Mantovani, per ricordare che con la cultura si mangia, eccome.
Pranzo “fumanico” con tris di risotti, dolce, caffe, acqua e vino 25 euro.

Posti limitati.




INAUGURAZIONE MARTEDÌ 18 NOVEMBRE - ore 18.00 

Giallozucca - Mantova - Corte dei Sogliari, 4

🅿 Segue incontro con cena su prenotazione 335 686 9686 ore 20.00

LEDA FANTINI, LA PITTURA IN CAMMINO

Rivolto ad artisti al femminile


Esposizione delle opere di Leda Fantini, curata da Elisabetta Pozzetti, autrice di "La Leda", cammino di una vita artistica sottosopra, e presentata da Davide Bregola.

L'arte di Leda Fantini, pittrice e scultrice originaria di Reggio Emilia, ma profondamente legata a Fabbrico (dove ha anche insegnato per anni), è un inno alla ricerca della bellezza e al superamento dei conformismi. Formatasi all'Accademia di Bologna, la "Leda" (come è affettuosamente conosciuta) ha distillato sulla tela e nella scultura una vita complessa, scossa da ostacoli ma animata da una straordinaria forza interiore. 

La sua pittura non è solo rappresentazione; è catarsi, è l'atto di educare allo sguardo e al bello che per decenni ha trasmesso anche come docente. Le sue tele, esposte in personali e collettive in Italia e all'estero, narrano volti e luoghi della sua terra emiliana, trasformandoli in archetipi di un'esistenza in perenne acrobazia emotiva. 

 



GIOVEDÌ 20 NOVEMBRE - ore 19.30

Arci Birillistica Marmirolese - Marmirolo - Via Giuseppe di Vittorio, 1

I SANTI AI BIRILLI

🅿 Incontro con merenda su prenotazione 328 217 0324  ATTENZIONE: POSTI ESAURITI

Rivolto a tutti


Incontro con Andrea Piazza e Giacomo Cecchin, merenda a seguire. I santi ai birilli è un incontro per giocare con le storie dei santi e dei briganti in cammino. Tutti viaggiano chi lo fa per gusto, chi per professione e chi soltanto per passione o vocazione. 

Ecco allora un incontro fatto di racconti, vita, morte e miracoli dei santi e dei pellegrini che viaggiavano per andarli a trovare, incrociando spesso sulla strada briganti e buoni samaritani. Giacomo Cecchin (dalla parte dei santi), Andrea Piazza (dalla parte dei briganti) conversano, disputano e raccontano di quando andare a piedi era l’unico modo per vedere il mondo.



MARTEDÌ 25 NOVEMBRE - ore 18.00

Incontro a ingresso libero

Casa del Rigoletto - Mantova - Piazza Sordello, 23

LENTO CAMMINARE, VELOCE PENSARE ANNULLATO

Rivolto ad appassionati e cultori della scrittura


Dialogo condotto da Davide Bregola, con Daniele Benati, scrittore e traduttore reggiano classe 1953,  in un viaggio tra scrittura e traduzione, fascinoso andirivieni tra le brume dell'Emilia e i continenti letterari di lingua inglese. 

La carriera di Benati è l'emblema di una doppia vocazione, dove la precisione quasi tecnica del traduttore si sposa con la vena irriverente e pirotecnica del narratore. Laureato in Lingue, ha trascorso anni insegnando italiano in università di Irlanda, Stati Uniti e Ungheria, una permanenza che ha alimentato il suo profondo legame con la letteratura anglofona. È diventato l'autore di fiducia per le traduzioni di giganti come James Joyce e Samuel Beckett, oltre che di voci eccentriche come Flann O'Brien, dimostrando una rara capacità di smontare il "motore" del testo originale per spiegarne, con sagace concretezza, ogni meccanismo. La sua maestria lo ha portato a curare, con Gianni Celati, l'antologia Storie di solitari americani.

D'altra parte, lo scrittore si manifesta in opere dal gusto marcato come Silenzio in Emilia (1997, Premio Loria) e Cani dell'inferno (2004), testi in cui ironia e paradosso si mescolano a malinconie toccanti. Ma è con l'alter ego letterario Learco Pignagnoli in Opere complete di Learco Pignagnoli (2006) che Benati dispiega il suo lato più imprevedibile, quasi dionisiaco. 

L'autore ha saputo trasformare questa duplice identità - l'apollineo studioso e il dionisiaco inventore di mondi - nel suo tratto distintivo. Ora le sue opere sono pubblicate e ristampate da Quodlibet e Aliberti edizioni. Benati è capace di aprire squarci di ironia e lucidità, sia che si muova tra i fantasmi irlandesi sia che descriva il silenzio della sua pianura.




SABATO 29 NOVEMBRE - ore 16.00 

Incontro a ingresso libero

Saletta del Chiostro degli Istituti Santa Paola - Mantova - Piazza dei Mille, 16/D

DALLA NEBBIA ALLE STELLE

Rivolto ad appassionati e cultori delle scienze


Un mantovano cacciatore di asteroidi presenta la sua ultima scoperta. Riccardo Furgoni, docente coordinatore del Corso di Laurea in Restauratore di Beni Culturali degli Istituti Santa Paola, da oltre un decennio è impegnato nel campo dell’astronomia e dell’astrofisica. Fa parte del team del centro di ricerca Gal Hassin che utilizza il Wide Field Mufara Telescope, strumento astronomico competitivo a livello internazionale, collocato in Sicilia sul monte Mufara. 

Sarà un viaggio insieme a Furgoni, partendo dalla prime attività di ricerca fino alla recentissima scoperta dell’asteroide 2025 QK3, un pallino individuato dal team del Gal Hassin nelle notti del 21 e 22 agosto scorsi. Un asteroide rapido, mai visto prima, tracciato per la prima volta con la sua orbita. Sarà Furgoni, tra i protagonisti della scoperta, a farci scoprire i segreti di queste ricerche e di quest’ultima scoperta di un ’’Near-Earth Asteroid’’ (NEA), asteroide della classe Apollo. 

Erano quasi vent’anni che i ricercatori italiani non scoprivano un asteroide. Un’attività utile anche per individuare possibili pericoli di collisione con la Terra (ma il nostro 2025 QK3 ha rivelato di non essere una minaccia cosmica per il nostro pianeta).

Furgoni ha nel suo curriculum stellare il ruolo di responsabile per dieci anni dell’attività di astrometrica dell’Osservatorio del Celado in Trentino, di componente del team di ricerca dell’Osservatorio Ogs dell’Esa a Tenerife, e la collaborazione con il mantovano Fabio Falchi con il quale ha pubblicato il ‘’Nuovo Atlante mondiale dell’inquinamento luminoso’’.




MARTEDÌ 2 DICEMBRE - ore 18.00

Incontro a ingresso libero

Casa del Rigoletto - Mantova - Piazza Sordello, 23

SULLE ORME DELL'IMMAGINARIO

Rivolto a giovani e studenti


Il cammino narrativo di Luca Azzolini, nell'adolescenza svelata nella nebbia del Po, guidato da Davide Bregola.

Luca Azzolini, scrittore, editor e ghostwriter nato a Ostiglia (Mantova) nel 1983, è un autore prolifico, noto soprattutto per la sua narrativa per ragazzi, tradotta in numerosi Paesi. Laureato in Storia dell'Arte, Azzolini ha dimostrato una notevole versatilità letteraria, collaborando con testate giornalistiche e organizzando laboratori.

Con il romanzo "Ragazzi selvaggi" (2021), l'autore torna alle sue radici, ambientando una storia intensa e di forte impatto emotivo in un paesino della pianura padana nel maggio del 1997, "poco lontano dal Po'". Il libro si immerge nel dramma del bullismo nelle scuole medie. 

I protagonisti, Luca e Mattia, contano i giorni che li separano dalla fine di un "inferno" scolastico, vittime delle angherie di un gruppo capitanato da Massimo. Quest'ultimo e i suoi "ragazzi selvaggi" meditano uno "scherzo di fine anno" che intendono rendere indimenticabile, ma che rischia di trasformarsi in un gioco mortale.

Azzolini affronta con una penna che "colpisce dritto allo stomaco" le dinamiche di sopravvivenza e il crudo universo adolescenziale fatto di "prede e predatori". Il romanzo, con la sua matrice autobiografica, è stato acclamato come una lettura che dovrebbe essere obbligatoria nelle scuole, capace di far immedesimare il lettore e di portare alla luce una piaga sociale senza nascondere la "gioia selvaggia" e il desiderio di vita dei suoi personaggi.

L’incontro è preceduto alle ore 17.00 da un laboratorio dedicato agli studenti delle scuole di secondo grado.




A partire dalla IX edizione di Fumana, per sempre

Ovunque in digitale

NEBBIA IN ONDE MEDIE 

Rivolto a tutti


La colonna mediatica della IX edizione, in onda sui canali digitali di Fumana composta dai contributi di famosi ed esperti nebbiofili sul tema della fumana in cammino.

ORAZIONE CIVILE PER PIER VITTORIO TONDELLI


Fumana, Mantova – 15 novembre 2025



Signore e signori, 

amiche e amici di Mantova,

ritrovarsi qui, dentro questa nebbia che chiamiamo Pianura, significa accettare un piccolo rito di passaggio. La Fumana che ci ospita ha scelto come tema “In cammino”, e non potrebbe esserci parola più adatta per ricordare Pier Vittorio Tondelli. Perché Tondelli è stato, prima di tutto, un camminatore: un autore che non ha mai smesso di muoversi, fisicamente e spiritualmente, lungo le strade dritte e infinite di questa terra, tra le sue luci basse e le sue attese.

Questa pianura – la vostra, la nostra – è un luogo dove il passo dell’uomo sente la propria eco. Qui il movimento non è fuga, ma un modo di cercarsi. E Tondelli è stato il primo a trasformare tutto questo in un linguaggio: a mostrare che il viaggio, nelle nostre province, non è mai solo andare, ma anche tornare; e che spesso si parte per ritrovare un riflesso di sé che si era perduto.

È stato detto che ogni edizione di Fumana è un attraversamento. E Massimiliano Boschini lo ha spiegato con un’immagine che non dimentico: “la nebbia che si muove, e l’uomo che prova a non perdersi”. Ecco, questa è esattamente la condizione tondelliana. La vita come un continuo equilibrio tra smarrimento e ritrovamento; tra l’essere immersi in una nube e l’intuizione improvvisa che ci guida fuori, o almeno un po’ più avanti.

Tondelli non ha mai temuto la nebbia. L’ha respirata, l’ha guardata negli occhi. Ha capito che fa parte della nostra geografia sentimentale, come ricordava Nicola Sometti: perché la pianura non è solo un luogo fisico, ma un ambiente mentale. Uno spazio dell’anima dove ci si misura con ciò che si è stati e ciò che si vuole diventare.

Per questo Tondelli continua a parlarci. Perché ogni generazione ha il suo cammino, le sue partenze, i suoi riti di passaggio. Ogni generazione attraversa la propria nebbia. E quando leggiamo Tondelli, ci accorgiamo che le sue parole non appartengono a un’epoca, ma al movimento stesso dell’esistere. C’è qualcosa di profondamente umano nel suo sguardo verso i giovani, verso gli sconfitti, verso chi sta cercando un posto nel mondo e non sa ancora se lo troverà. È la capacità, rara, di dare dignità all’inquietudine.

Tondelli ha raccontato l’Italia minore, l’Italia laterale, l’Italia delle periferie e dei caselli, ma lo ha fatto con un respiro quasi epico. Ha preso ragazzi che nessuno guardava e li ha messi al centro della scena. Ha trasformato il margine in un punto di vista, il silenzio in voce, la fragilità in stile. E con questo gesto ha permesso a molti di riconoscersi, di sentirsi finalmente rappresentati.

In fondo, ciò che celebriamo oggi non è soltanto uno scrittore, ma una postura morale: l’idea che le storie più importanti nascono ai bordi, nei luoghi dove di solito non cade lo sguardo. Che la letteratura serve a dare forma a ciò che non ha ancora un nome. E che, senza questo lavoro sotterraneo, non potremmo mai capire davvero cosa siamo.

Oggi Mantova lo omaggia come si fa con un maestro. Ma sarebbe un errore pensare a Tondelli come a un classico già compiuto, messo in cornice. Tondelli è un classico che continua a camminare. Che procede insieme a noi, testa bassa dentro la nebbia, passo dopo passo, senza mai perdere la direzione: avanti.

Perché Tondelli, come tutti i veri autori, non ci consegna risposte: ci consegna un movimento. Ci invita a partire, a lasciarci attraversare, ad abitare il turbamento senza paura. Ci insegna che la vita non si risolve, si percorre.

E allora permettetemi di chiudere con un’immagine semplice. Immagino Tondelli in una di queste nostre sere di novembre, quando la pianura si fa latte e l’aria trattiene il fiato. Lo immagino che cammina lungo un viale deserto, un passo dopo l’altro, e a ogni passo una storia si accende. Un personaggio si rivela. Un gesto chiede di essere ascoltato. Finché, a un certo punto, la nebbia non è più un ostacolo, ma un compagno. E il cammino stesso diventa luce.

Oggi siamo qui per questo: per affiancarci idealmente a quel cammino e riconoscere che, anche grazie a lui, continuiamo a cercare un modo più vero di vivere.

Grazie.


AFFICHE / POSTER / CARTOLINE / ...

EDIZIONE 2021

  MOSTRE FOTOGRAFICHE

   "Dentro e fuori le mura", fotografie di Celestino Castelletti

   "Spazi e riflessi", fotografie di Silvia Talarico

Fümana


Pizzati Alessandro

Fümana


paeşagio a dla Pianüra Padana


da spes at vedi mia da chì a lì

dal dì.


Scür,


a pasa mia la lüce, a gmé un mür


a par che agh sia tüt vestì at cera


la sera.



Tanti

i è ormai i ram bianch in sli pianti

par che agh sia tüt quacià da stras,


e gias.


Gris,

al paeşagio d’aqua ’l par intris

scarpe gròse coi calset ad lana,

… fümana.


Nebbia/ paesaggio della pianura padana/ spesso non

si vede ad un palmo/ di giorno.


Buio/ non passa luce come un muro/ sembra tutto

vestito di cera/ alla sera.


Molti/ sono i rami bianchi sulle piante/ sembra tutto

coperto di stracci/ e ghiaccio.


Grigio/ il paesaggio sembra intriso d’acqua/ scarpe

grosse e calze di lana/ …nebbia.

DICONO DI NOI - 2021

EDIZIONE 2020

OGGETTI PERVENUTI: 127

Hanno già contribuito: Enrico Alberini, Sara Alberti, Silvia Andreoli, Massimo Armondi, Eleonora Ballerini, Roberto Barbero, Alessandra Barilli, Angelo Barili, Carlo Beccari, Andrea Begotti, Daniela Belladelli, Alessandro Belletti, Patrizia Benati, Alessio Bertolini, Marco Bianchi, Leonardo Bongiovanni, Massimiliano Boschini, Daniele Bottura, Claudio Brambilla, Marco Brioni, Cristina Brutti, Marta Cabrini, Roberto Cabrini, Agnese Camazzola, Stefania Carnevali, Alessandra Carra, Federica Carra, Giulia Casari, Patrizia Castellani, Adriano Castelli, Giacomo Cecchin, Maria Chiozzi, Mariacristina Chizzolini, Claudio Compagni, Roberta Conti,  Beatrice Corradini, Vincenzo Corrado, Davide Cortesi, Anna Bianca Dallabella, Andrea Danani, Laura De Luca, Elga Disperdi, Gabriele Falco, Benedetta Farneti, Federico Fedel, Rosy Fezzardi, Fabio Fiorini, Andrea Fiozzi, Massimiliano Fontana, Marisa Fontanesi, Giovanni Fortunati, Massimiliano Franchetto, Loris Franzini, Francesca Frati, Francesca Furini, Ines Genovesi, Doretta Gerevini, Siriana Ghidini, Simonetta Goffetti, Alessia Gorni Silvestrini, Federico Gobbo, Giovanna Gola, Manuela Gorni, Alessandro Gottardi, Chiara Gradella, Laura Gradella, Alberto Grandi, Stefano Grasselli, Valentina Lo Iacono, Annalaura Lombardozzi, Alessandra Magnanini, Maurizio Lazzati, Anna Malavasi, Giulia MalavasiMariagrazia Mangiagalli, Mauro Manuini, Manuela Marasi, Lorenza Marchini, Pietro Mattioli, Gabriella Milani, Giuseppe Milesi, Francesco Molesini, Carlo Moretti, Monica Moruzzi, Marco Morselli, Matteo Nogarè, Giulia Pecchini, Claudia Pesce, Simona Pezzali, Massimo Pirotti, Aldo Pisani, Chiara Polato, Stefano Poli, Davide Prandini, Daniela Ragazzoni, Dino Rasini, Mariangela Remondini, Giovanna Rosa, Marianna Rossi, Paola Rossi, Michela Santarossa, Simona Santarossa, Matteo Saccani, Sciko Saccani, Laura Savazzi, Matteo Scaglioni, Nicola Sometti, Alessandro Sorgato, Anna Spettoli, Laura Taffurelli, Lisa Tellini, Massimo Telò, Stefania Tesi, Cristina Tincu, Daniela Tirelli, Carla Tramonti, Laura Truzzi, Michele Tusi, Ernesto Valerio, Fabio Veneri, Marco Venturini, Carlo Vernizzi, Alessandra Vigna, Anna Volpi e Fabio Zanchi.

  • EDIZIONE 2019

    EDIZIONE 2018

    EDIZIONE 2017

    Contattaci

     Ho preso visione e accetto l'informativa sulla privacy

    CONTATTACI
    Per contattarci, hai due strade:


    > Utilizza il form qui a lato
    > Scrivici una
    mail: info@fumana.it