FUMANA è un collettivo destrutturato, fondato a Mantova nel 2017. È composto da scrittori, artisti, pubblicitari, operai, manovali, giornalisti e sfaccendati, che come la nebbia muta nel corso del tempo. Ne sono fondatori Massimiliano Boschini, Nicola Sometti, Davide Prandini, Giacomo Cecchin, Enrico Alberini e Davide Bregola. Ad essi si è aggiunto, nel 2023, Paolo Zelati.
FUMANA trae spunto da un’idea semplice: cercare, trovare e valorizzare un tratto identitario comune tra chi ha fatto e fa arte in tutte le sue forme in un luogo geografico preciso, nello specifico la Pianura. Dal 2017 ci siamo occupati di arte, letteratura, cinema, poesia, buon cibo, sport, musica e attività all'aria aperta.
FUMANA fin dalla prima edizione ha il patrocinio del Comune di Mantova, riceve un contributo e ha visto alternarsi diverse associazioni del territorio organizzare l’evento in collaborazione con Collettivo Fumana: Circolo Fotografico La Ghiacciaia, Associazione Il Notturno e Associazione Altrementi.
L’edizione 2024 è la quinta che vede la collaborazione tra il Collettivo Fumana e l’Associazione Altrementi.
Per informazioni e prenotazioni:
FUMANA è quella “cosa” che ogni anno cambia pelle. Ci stanno strette le etichette, e non solo per la pinguedine.
Non chiamateci rassegna, mostra, concorso, evento, tributo, fiera, esibizione o festival, perché potrebbe non bastare.
FUMANA cambia pelle ogni anno, per essere diversa e uguale a se stessa ogni volta. E questo ci entusiasma ogni volta.
L'acqua, nelle sue molteplici sfaccettature - dalla quiete dei laghi alla furia delle piene, dalla preziosa risorsa alla forza distruttrice - sarà il filo conduttore di questa VIII edizione. Un invito a riflettere su un elemento che, pur così familiare, continua a sorprenderci e a sfidarci.
Come di consueto, Fumana si propone di creare uno spazio di confronto dove l'acqua non sia soltanto un tema, ma uno specchio delle nostre scelte, un richiamo all'azione consapevole per preservare il futuro. Il programma e i partner rispecchiano quest’obiettivo, grazie anche ai preziosi contributi di ANBI Lombardia (Associazione Nazionale delle Bonifiche, delle Irrigazioni e dei Miglioramenti Fondiari) e alla delegazione FAI di Mantova, che apportano competenze ed esperienze uniche nel campo della gestione e della salvaguardia delle risorse idriche, naturalistiche e storiche. Questa edizione intende essere non solo un evento, ma un percorso condiviso che invita ciascuno di noi a considerare il valore dell’acqua nel nostro vivere quotidiano e nella costruzione di un futuro sostenibile.
Il programma, pur essendo variegato come al solito, prevede due spazi espositivi, occupati da mostre fotografiche: Casa del Rigoletto e l’edicola FAI di piazza Canossa. Ci saranno poi incontri con scrittori e fumettisti, passeggiate tra le vie della città, nei negozi del centro, oltre a cene letterarie e il tributo a San Martino.
08.11.24 Venerdì - ORE 18.30
Casa del Rigoletto - piazza Sordello, 23 - Mantova
Inaugurazione mostra fotografica
09.11.24 Sabato - ORE 11.00
Edicola FAI - piazza Canossa - Mantova
Inaugurazione mostra fotografica
LA CIVILTÀ DELL'ACQUA IN LOMBARDIA
L'acqua attraverso lo sguardo di Carlo Meazza, Francesco Radino e Claudio Sabatino.
In collaborazione con ANBI Lombardia e FAI Delegazione di Mantova.
11.11.24 Lunedì - ORE 20.00
Birillistica Marmirolese - via G. Di Vittorio, 1 - Marmirolo
SAN MARTINO ALLA BIRILLISTICA ATTENZIONE:
SOLD OUT!
Da la nebbia agli irti colli a fra’ Martino campanaro, da fare San Martino all’estate di San Martino, dal cammino al budino, dal mantello al birillo. Una serata in perfetto stile fumanico tra nebbie che non ci sono più, mezze stagioni che non stanno troppo bene e le storie di San Martino che sono molto più divertenti e affascinanti di quanto possiate immaginare. Voci narranti Max Boschini, santo subito, e Giacomo Cecchin, santo con calma, con molta calma.
Prenotazione
info@fumana.it
14.11.24 Giovedì - ORE 17.30
BP FACTORY - piazza Concordia, 13 - Mantova
FIUMI, LAGHI, FOSSI E DINOSAURI
Incontro letterario con gli autori Davide Persico (“Terramara. Storia dei cambiamenti climatici della Pianura Padana”) e Davide Papotti (“Confini. Realtà e invenzioni”) , condotto da Davide Bregola e Davide Prandini.
15.11.24 Venerdì - ORE 20.00
Giallozucca, corte dei Sogliari, 4 - Mantova
FUMANA: INCONTRO CON LO SCRITTORE PAOLO MALAGUTI
Incontro letterario al, condotto da Davide Bregola e Marcello Bardini.
Segue cena su prenotazione con menù fumanico.
22.11.24 Venerdì - ORE 17.30
Creative Lab - viale Valle d'Aosta, 20 - Lunetta Mantova
IL REALISMO MAGICO DELLA PROVINCIA
Incontro con Pastoraccia, fumettista e autore bolognese condotto da Davide Bregola.
Saranno coinvolti alcuni studenti del Liceo Artistico "Giulio Romano".
24.11.24 Domenica - ORE 07.00
Ritrovo alla Casa di Rigoletto - piazza Sordello, 23 - Mantova
PER PORTE E PORTONI CON GIACOMO CECCHIN ATTENZIONE:
SOLD OUT!
Se si chiude una porta si apre un portone. Un percorso per provare a verificare se l’antico adagio funziona davvero. A Mantova ci sono portoni che si spostano, porte che si aprono su passaggi segreti urbani e tante storie legate all’elemento architettonico meno considerato di tutta la storia. Da Palazzo Ducale a Palazzo Bonacolsi, dalle piazze comunali a piazza Canossa proveremo a scoprire se dire “Apriti sesamo” fa aprire i portoni oppure se basta suonare o bussare…
Una passeggiata con Giacomo Cecchin nei panni della porta e gli amici fumanici nella parte dei porconi (e non è un refuso)
Prenotazione
info@fumana.it
27.11.24 Mercoledì - ORE 17.30
BP FACTORY - piazza Concordia, 13 - Mantova
GORGHI, BUGNI, CAVEDAGNE E ROMANZI
Incontro letterario con la scrittrice Elena Bosi (“Mio padre è nato per i piedi”), condotto da Davide Bregola.
29.11.24 Venerdì - ORE 19.30
Masseria - piazza Broletto, 8 - Mantova
ACQUA IN BOCCA
Simposio con Diletta Mezzina, Gianluca Scaltrito e Vincenzo Zoda, autori di “Palestra Kotiomkin”, condotto da Enrico Alberini e Antonio Galuzzi, redattori de “Il Notturno di Mantova”.
Segue cena su prenotazione
info@fumana.it
EDIZIONE 2021
"Dentro e fuori le mura", fotografie di Celestino Castelletti
"Spazi e riflessi", fotografie di Silvia Talarico
Fümana
paeşagio a dla Pianüra Padana
da spes at vedi mia da chì a lì
dal dì.
Scür,
a pasa mia la lüce, a gmé un mür
a par che agh sia tüt vestì at cera
la sera.
Tanti
i è ormai i ram bianch in sli pianti
par che agh sia tüt quacià da stras,
e gias.
Gris,
al paeşagio d’aqua ’l par intris
scarpe gròse coi calset ad lana,
… fümana.
Nebbia/ paesaggio della pianura padana/ spesso non
si vede ad un palmo/ di giorno.
Buio/ non passa luce come un muro/ sembra tutto
vestito di cera/ alla sera.
Molti/ sono i rami bianchi sulle piante/ sembra tutto
coperto di stracci/ e ghiaccio.
Grigio/ il paesaggio sembra intriso d’acqua/ scarpe
grosse e calze di lana/ …nebbia.
DICONO DI NOI - 2021
10 novembre
Gazzetta di Mantova, prima pagina
10 novembre
Gazzetta di Mantova, pag. 38
11 novembre
Corriere della Sera, pag. 31
12 novembre
Gazzetta di Mantova, pag. 31
13 novembre
Voce di Mantova, pag. 13
13 novembre
Gazzetta, inserto Virgilio
13 novembre
Gazzetta di Mantova, pag. 40
14 novembre
Gazzetta di Mantova, prima pagina
14 novembre
Gazzetta di Mantova, pag. 35
15 novembre
Gazzetta di Mantova, pag. 25
16 novembre
Gazzetta di Mantova
21 novembre
Gazzetta di Mantova
28 novembre
Gazzetta di Mantova, pag. 50
EDIZIONE 2020
Nel periodo della quarantena ho ascoltato, registrato musica e testi per documentari d’Arte che ho postato sul mio canale durante il lockdown.
Queste cuffie sono il simbolo non solo di un isolamento con il mondo ma anche un modo per evadere e immaginare il nostro futuro mentre si è in ascolto, sconnessi col mondo ma connessi con il nostro io più profondo. Solo così potremo superare questo difficile momento per creare un nuovo Rinascimento.
Massimo Pirotti
Una latta d’olio
una densa clessidra
a scandire il tempo
che scorre
lentamente.
Una latta d’olio
la memoria di cene
di momenti sospesi
a negare
il tempo.
Una latta d’olio
l’afflato di un gusto
a cui manca il sapore
del vivere
insieme.
Davide Prandini
Il suo uso è nella stalla.
È strumento umile che produce stimoli per una sana resistenza ai periodi complicati.
Schiarisce i pensieri.
Defatica i muscoli.
Profuma l’aria con essenze terrene.
Rilassa le pieghe del viso.
Concilia il sonno.
A differenza del Badile, la Badila è più larga, contiene senza disperdere.
Quello che sposta fiorisce.
La Badila, il mio sì alla vita così come viene.
Cristina Brutti
Una vecchia amica sdoganata, che mi ha regalato ore ad immaginarmi in riva al mare!
Roberto Cabrini
La candela sta nel suo involucro sempre sola, isolata da altri fuochi. Da sola però, è in grado di illuminare ciò che le sta intorno, scalda chi le sta vicino, e il suo fuoco è sempre fonte di grande speranza e ricordi
Eleonora & Nicola
Non mi viene praticamente più a trovare nessuno: mi guardo le foto dei nipoti, sperando possa tornare presto ad incontrarli di persona.
Maria Chiozzi
In questo momento mai darsi per vinti. La bandiera è quella dei ragazzi capitanati da Fabio Merlino. Warriors di fatto!
Elena Betteghella
In un momento di bisogno come questo, ci abbracciamo
Daniela Tirelli
Venerdì sera 7 nov 2020
Pizza
Maurizio Lazzati
Un caffè solitario in cucina, mentre il mondo fuori rimane sospeso in un alone di latte
Laura Gradella
A tutto ciò che tace perfettamente
e che sempre qui dentro ha taciuto
a ciò che non appare..
e resta come in larga attesa.
A questo punto del mondo, alto sulla città vecchia
a questa cuccia di luce e conforto
in cui abbiamo amato meglio che potevamo
e dormito bene nella sua pace
e fatto tutte le cose umane
delle vite, al mio cuore..che tutto saluta..come esercizio
di distaccamento, come grande
scuola del trasloco e del suo lasciare la presa.
..ilvostro mancarmi sia la melodia
che ora mi guida... (un assaggio di poesia di Mariangela Gualtieri)
Siriana Ghidini
Questa caffettiera, pensata come una piccola architettura, rappresenta per me il cambio di scala tra la dimensione pubblica e la dimensione domestica.
Un semplice gesto come fare il caffè può assumere dunque con questo oggetto, un significato altro avvicinando la sfera privata agli spazi urbani. Una famigliare nostalgia con ciò che la contingenza ci nega, un modo per fruire di forme della memoria, un modo di portarsi il mondo in casa.
Federico Fedel
La cura della propria sessualità è importante, e per molti questo periodo di isolamento può essere un momento di studio del proprio corpo, dei propri piaceri fisici.
Anna Volpi
Oggi più che mai rappresenta per il sottoscritto quel ponte meraviglioso tra realtà al sogno.
In questo periodo di isolamento forzato dove il contatto con la realtà è limitato all'essenziale, ne approfitto ogni giorno per cercare chiavi d'accesso che mi aprano porte a nuovi mondi da immaginare.
Non è poi così male questo lockdown.
Andrea Danani
Pensando alle centinaia di poesie scritte a 18 anni, ho scelto di toglierne una dall’isolamento a cui sono confinate da decenni (dentro vecchi quaderni consunti).
Forse è inevitabile che un isolamento produca anche questo: far uscire alcune nostre creazioni dall’isolamento.
E siccome siamo nel 2020, la mia foto è uno screenshot.
Fabio Veneri
Questo è un thermos. Questo termos per me significa lockdown perché ogni giorno lo uso per andare a prendere il caffè espresso al bar il quale è autorizzato a vedere solo da asporto ed è aperto perché è anche tabaccheria.
Alessandro Gottardi
La curtlina è quella che mi lasciò in eredità mia nonna paterna. Lunga e ben bilanciata, perfetta per affettare il salame, è ricavata dal fèr da sgà, la falce con cui si tagliava l'erba. Negli anni, con l'usura, la falce si assottigliava: a quel punto, la si trasformava in coltello da cucina.
Fabio Zanchi
Fuori, nella fumana, non possiamo andare causa... covid!
Allora restiamo in casa e ci dedichiamo ad altro. In questo momento: stracotto al barolo, polenta e patate al forno.
Roberto Barbero
L'isolamento può rappresentare un periodo di passaggio, di preparazione. Studio, leggo, provo, sperimento. Il tutto è legato dal comune denominatore della passione ed è la questa che deve spingerci, nella nostra ricerca di perfezione o bravura o conoscenza. Nell'attesa di rivivere presto una vita normale, nella quale le nostre passioni possano prendere nuovamente una forma reale.
Manuela Marasi
Girasoli, lavanda, menta, aromi a non finire, perfino il finocchietto importato in pianura dai colli toscani. Nella primavera del 2020, imprigionata nel mio giardino, ho cresciuto ogni erba che potesse SPRIGIONARE colori e profumi. Nell'autunno del 2020 mi ritrovo ancora imprigionata nel mio giardino: le erbe sono diventate tisane, olii, saponi, smudge, mazzetti che penzolano da ogni dove. Mi ci avvolgo. La vita può anche essere annusata, meglio darle un buon profumo!
Manuela Gorni
Dicono che ogni libro sia un viaggio. E allora, non potendomi muovere fisicamente, lo faccio sfogliando le pagine di quelli che ho accumulato in questi mesi...
Massimiliano Boschini
Ricordo, riflesso dell’ultimo aperitivo.
Andrea Begotti
Una passione antica, bruciante, sopita da qualche anno e riemersa dalla nebbia in una primavera silenziosa.
Al suono di una sirena ci siamo giurati eterno amore.
Nicola Sometti
Niente di più solitario ed appagante...
libertà di muoversi senza infrangere divieti... natura ed esercizio fisico...
lo scorrere dell’acqua come lo scorrere della vita...
Anna Spettoli
Passeggiando nel tardo pomeriggio.
Alessandra Magnanini
Prova ancora.
Fallisci ancora.
Fallisci meglio.
(S.Beckett)
Con la pasta fatta in casa è andata così. Una sfida bellissima fatta di tanti colori e sapori.
Massimiliano Fontana
Una vecchia ringhiera,
colonna portante della casa,
sorregge il peso della mia solitudine.
A volte mi appare come una
prigione di sbarre, fredda e silenziosa.
Ed io conto i giorni
su un calendario di impegni rimossi,
affetti negati, feste rimandate
ad un domani..
o forse mai..
Ogni giorno percorro
quel saliscendi faticoso,
sperando in cuor mio
di non cedere nell'inciampo
della tristezza.
Alessandra Carra
Ho scelto la lampada circolare che utilizzo per le dirette facebook. La quarantena mi ha reso impotente di fronte a questa tragedia: non sono ne un medico ne un infermiere quindi più di tanto non posso aiutare le persone da un punto di vista fisico. Ma entrare tutti i sabati nelle loro case attraverso i social spero gli dia quell'oretta di "evasione" che gli permetta di affrontare con un minimo di leggerezza in più questo periodo.
Marco Brioni
Nebbia fuori, nebbia in casa, nebbia nel cuore.
Chiara Polato
Attorno a quello, sopra quello, ho consumato il periodo di clausura, nel tentativo di rendere più creativa possibile la mia esistenza.
Sopra quel tavolo ho scritto cose più o meno insignificanti, ho rispolverato vecchie foto, ho fatto colazione, ho meditato. Più di tutto, con un po' di coraggio ed una buona dose di faccia di bronzo, ho scoperto che a raccontare aneddoti del passato e postarli su facebook mi passava il tempo e divertivo anche molti amici.
Loris Franzini
Una piazza svuotata da ogni oggetto di aggregazione: tavoli, sedie, ombrelloni... in attesa! Quest’attesa non sarà vana, non possiamo limitarci ad aspettare che “la pandemia” passi; ognuno di noi deve coltivare il desiderio di andare avanti con i propri mezzi per ritrovarsi uniti in presenza!
Rosy Fezzardi
Il concetto di percezione selettiva mi affascina: il nostro cervello filtra gli stimoli sensoriali esterni in base a ciò che desidera, o gli è indispensabile in quel momento per sopravvivere.
E così, in questo strano periodo della nostra vita, io, che non posso stare ferma, cammino.
E per scansare la folla mi infilo nei vicoli più remoti della mia vecchissima città.
E sono capitata qui.
Anna Bianca Dallabella
Un connubio ideale per affrontare l'isolamento.
Riscoprire vecchie passioni insieme al tuo felino curioso.
Stefano Poli
Isolamento puó essere scelta. Isolamento puó essere costrizione. Ce lo insegna il ricordo della nostra infanzia, dove a tutti é capitato di essere isolati nella nostra stanza in seguito a una punizione, o di essere educati alla nostra indipendenza emotiva esortandoci a giocare, studiare e annoiarci anche nei nostri momenti di solitudine. Bastava un pupazzo, uno strumento musicale, un giocattolo e il nostro isolamento diventava un momento di inconsapevole crescita personale. In questo senso, per vivere serenamente l'isolamento, anche quando imposto da eventi fuori dal nostro controllo, serve tornare un po' bambini.
Gabriele Falco
Lo stabilizzatore mi permette di fare i video col telefono.
Federico Gobbo
Il mio contatto con il mondo, presto si aprirà la porta e finirà questa vita sospesa.... sarà migliore??
Anna Malavasi
Poco importa quel che accade fuori. O forse importa e io resto paziente ad osservare. Nell’isolamento di un libro, ci sono mille mondi in cui mai mi sentirò sola.
Lisa Tellini
Incontrarsi online in cucina con Gianfranco è sempre un momento di profonda amicizia, unito alla gioia di condividere ingredienti che mi ricordano l’infanzia spensierata con la nonna.
Forse questi biscotti non sono proprio bellissimi, ma sono insuperabili grazie al gusto degli ingredienti che Gianfranco consiglia sempre con maestria: pazienza e allegria. Grazie amico mio!
Alessia Gorni Silvestrini
Sono un medico degli Spedali civili di Brescia. Nel periodo di Marzo ed Aprile mi sono trovato a dover affrontare in prima persona l'emergenza Covid-19.
Costretto all'isolamento dalla famiglia rimanevo relegato in camera da letto ma ogni mattina partivo per una nuova giornata di lavoro tra i paziente affetti.
La forza per proseguire in questo mio faticoso compito mi è stata data dal supporto della mia famiglia. Pertanto l'oggetto più importante per me in questo periodo è stata questa applique dove attaccavo i biglietti che mi scrivevano le mie bimbe. Bastava uno sguardo in quella direzione per trovare la forza di proseguire il mio lavoro.
Giuseppe Milesi
Unico e indiscusso padrone di casa che mi sopporta e mi fa compagnia.
Lorenza Marchini
La tenda, un velo sottilissimo, che pur riesce ad isolarci da tutto il resto, confinandoci nel proprio Io.
Una mano l’accarezza, vuol scoprire timida, ma senza essere scoperta. L’isolamento fisico, genera anche isolamento emotivo. Ci si nasconde agli altri, tanto quanto ci neghiamo a se stessi.
Ma verrà il giorno in cui aprire una tenda torna ad essere un gesto naturale. Aspetto quel giorno!
Annalaura Lombardozzi
Sostegno per nootbook, guanti da giardinaggio e cesoia piccola.
Sono fortunata: la chiusura del Paese causa Covid non ha significato la chiusura dell'azienda per cui lavoro. Anzi: mi ha regalato il "lavoro da casa".
E da casa io lavoro benissimo, anzi, lavoro meglio e anche di più!
E ci guadagno in salute fisica e mentale, visto che non devo percorrere ogni giorno 80 chilometri tra andata e ritorno e mi resta più tempo da dedicare a mia moglie, alla nostra casa e al nostro giardino.
Bisogna trovare il buono anche in questa nuova realtà, che è la nostra attuale realtà. Qui e ora: è tutto ciò che abbiamo.
Stefania Tesi
Isolano dal mondo: guardi senza essere visto!
Beatrice Corradini
Non ho mai avuto problemi a stare sola, mi riferisco alla libera scelta di stare in compagnia della mia solitudine. Ora è diverso. Convivere con un piccolo animale è stato ed è di grande conforto: il gioco, le chiacchere, i litigi. Ora l'espressione "pet therapy" ha davvero un senso.
Benedetta Farneti
Questo è il luogo dove trascorro il tempo con i mie hobby.
Giovanni Fortunati
Stiamo vivendo in una dimensione sospesa, dove viene a mancare la scansione del tempo, dove perdersi diventa facile.
Apparecchiare il tavolo, versare un aperitivo, trattarci bene a tavola rappresenta un'ancora che ci consente di mantenerci attaccati alla realtà.
Forse non sarà il cibo a salvarci da questa situazione ma di sicuro ci aiuterà ad attraversarla insieme anche se lontani...
Monica Moruzzi
Dietro un triciclo abbandonato in giardino probabilmente c'è un bimbo che sogna di tornare presto a giocare con gli amici, spingendosi e rotolandosi nell'erba. Come quando il mondo era ancora normale ed i bambini si mettevano le mascherine a carnevale.
Marco Bianchi
Il lavoro che vi invio riguarda una mia opera artistica che ho realizzato di recente. Rappresenta un mio modo di sentire e vedere un mondo insidiato da potenti forze oscure.
Stefano Grasselli
Un compagno di avventura che ti porta per mano verso una nuova forma di socialità.
Claudia Pesce
Non sempre tutto deve essere "nero". Domenica pomeriggio passata in compagnia di buone letture e di buona musica è un rigenerarsi, prendere le distanze da consumismo e frenesia.
Fabio Fiorni
Ho scelto questo piatto tradizionale delle feste, è bello ricordare gli antichi sapori contadini che le nostre nonne e mamme sapientemente ci hanno tramandato.
Gabriella Milani
Acquistare online, chattare con gli amici, lavorare in remoto. Dell’isolamento ricordo il generale lamento. Siamo sempre più connessi e drammaticamente sconnessi.
Dino Rasini
Lunghe e solitarie, salvo gli occasionali incroci casuali con amici e conoscenti del quartiere. Snobbate in tempi ordinari, rivalutate e apprezzate nel confinamento. Salvifiche per il corpo e per lo spirito.
Matteo Saccani
In questo quadretto ho messo un mio acquerello, una passione che cercherò di sviluppare in questo secondo lockdown, e i sassi della spiaggia Sabbie nere di Vulcano, ricordo del mare e delle vacanze, e vi ho attaccato quattro puntine per appendere le chiavi dell’auto e le mascherine, che mi permettono di uscire per andare al lavoro. Il ricordo e la speranza insieme al quotidiano più faticoso del solito.
Mariacristina Chizzolini
Ci sentiamo spettatori statici e impotenti di fronte agli eventi. Osservatori della nostra solitudine, incapaci e timorosi della vicinanza altrui.
Claudio Brambilla
Cristina Tincu
Allego la mia foto, scattata dalla finestra di casa in bokeh bianco/nero, per sottolineare come gli oggetti all’interno siano tangibili e l’esterno appaia sfocato e irraggiungibile.
Laura Savazzi
Seguendo i segnali... guardiamo in alto!
Carla Tramonti
Un oggetto di cui non conoscevo l’esistenza fino a due anni fa. L’ho visto usare per la prima volta da un amico che controllava quanto fosse al limite la sua condizione di vita.
Pensare che potesse diventare oggetto d’uso comune era fantascienza.
Adriano Castelli
L'assenza di scambio con umani sconosciuti, di spostamenti anche se inutili, di vie di fuga aeree o sotterranee, non possono che far precipitare una donna dell'acquario nel BARATRO.
Stefania Carnevali
L'alibi per uscire di casa durante la clausura primaverile diventa un'amata consuetudine durante la libertà vigilata autunnale.
Enrico Alberini
Ma quale campanella della scuola, in Didattica a Distanza le campane del Santuario delle Grazie!
Alessandra Vigna
Cantiere Fiera Catena, novembre 2020.
Chiara Gradella
"Non ho avuto mai un dolore che un’ora di lettura non abbia dissipato". Montesquieu
Silvia Andreoli
In questo periodo di isolamento la parola chiave può essere l'essenziale, l'amicizia quella vera non tramonta mai, legame di inestimabile valore che nemmeno il tempo può scalfire.
Leonardo Bongiovanni
Fino a qualche mese fa, ne ignoravo l'esistenza e ora è sempre sulla mia scrivania, che è il mio unico luogo di lavoro, sulla quale compio il gesto preistorico di prendere appunti su un quaderno e di collegarmi col mondo tramite un PC o uno smartphone.
Pochi centesimi di euro per non essere soli e per rendere meno bruschi i cambiamenti del mondo.
Alberto Grandi
Guardo all'interno del vaso e un occhio mi fissa. Non sono solo.
Alessandro Sorgato
È cambiato radicalmente il modo di lavoroare.
Andrea Fiozzi
In questo lungo periodo, d' isolamento, abbiamo più tempo per ammirare le bellezze che la natura ci dona in ogni stagione, con paesaggi magnifici.
L'autunno ci circonda di grandi cambiamenti: le foglie che cadono dagli alberi e si depositano a terra creando dei naturali tappeti colorati, che scricchiolano al nostro passaggio.
La campagna silenziosa ci regala i suoni delle oche, delle galline, delle tortore, dei passeri.....
Le piante ci regalano i profumi dei funghi.
Alessandra Barili
...tanti libri.
Massimo Telò
Keep your distance - recita la segnaletica Covid-19.
Calpestati, anche gli adesivi sul binario 4/5 della Stazione di Mantova cominciano a decolorarsi, a gualcirsi. Ormai fanno parte dell'arredo minimal di banchine, corridoi, scale, ambienti qualsiasi di non-luoghi anonimi.
Ormai non ci bada più nessuno o se balzano all'occhio è per motivi che nulla hanno a che fare con la loro funzione originaria: asimmetrie impercettibili, accartocciamenti accennati, scritte autografe su prescrizioni e divieti offset.
Mind the gap allora.
Sempre meno London tube, sempre più Mantua station. Anche se con i nuovi treni Pop/Rock devi veramente fare attenzione a non scivolare nella voragine apertasi tra banchina e vagone (mind the gap), devi ora tener ben a mente che la distanza fra te e gli altri va mantenuta, preservata e monitorata (mind the gap).
Elga DIsperdi
Alcune giornate sono a colori, piene di speranza e vita, altre sono in bianco e nero, quando la tristezza e lo sconforto prevalgono sull’ottimismo.
In una singola foto ho riunito la mia quotidianità in periodo di lockdown fatta di lavoro (sono un insegnante di inglese),di relax (le ciabatte, il mollettone per i capelli, il libro e la tv),di ginnastica (la tuta),di cibo e dolcezze per autogratificarsi e di telefono per i contatti con le persone care.
Un solo oggetto per quanto mi riguarda era troppo restrittivo.
Patrizia Castellani
Mi ripara permettendomi di gustarmi il mutare del giorno e delle stagioni.
Vedo la cupola di Sant'Andrea, in lontananza, gli alberi del giardino sottostante, o una nuvola di nebbia che avvolge e attutisce. Mi ispira benessere quando scrivo. No, isolamento non è solo isolamento.
Francesco Molesini
Mi fa compagnia.
Sciko Saccani
Catturare e coltivare sentimenti di vicinanza nell’isolamento.
Daniele Bottura
È simbolo di armonia interiore, di creatività artistica e sessuale, di fiducia in sé stessi e negli altri. Simboleggia la saggezza, l'equilibrio, l'ambizione. Di tutto questo abbiamo necessità in questo momento.
Mauro Manuini
Si entra nell’acqua, si cerca il silenzio, ci si lascia andare in una dimensione sospesa...per un po’.
Come entrare nella fumana e perdere la sensazione del sopra, del sotto, dell’intorno.
Giulia Pecchini
Ho ospitato dentro casa una farfalla, apparsa inaspettatamente vicino a me in un giorno di nebbia e freddo.
Ero convinta fosse fragile e non potesse vivere a lungo (senza il mio aiuto). Ho scoperto invece che è un animale resistente e, se vogliamo, resiliente. Per me questa farfalla è il simbolo di questo periodo.
Laura Taffurelli
La luce e la bellezza dei colori di questo tulipano, che proviene dal giardino di mia madre, contrapposti alla sua scura silhoutte ed al suo isolamento, ci dicono di continuare a mantenere il bello e la forza nelle nostre vite, perché non c'è vita senza chiaroscuri, sta a noi decidere dove concentrare lo sguardo (inoltre a ben guardare non è proprio solo, si intravede un altro suo simile ;-)).
Laura Truzzi
Volendo guardare il bicchiere mezzo pieno, dopo trentatré anni con l'obbligo di fare cose, finalmente qualche mese per raccontarle. Poteva andare peggio? Poteva andare peggio.
Vincenzo Corrado
No anche il cinema chiuso no, volevo isolarmi un po’... ripasso domani!
Simonetta Goffetti
Un luogo per esprimere fantasia e creatività.
Un’arte che ci offre la gioia che ci fa riposare dalle angosce della vita.”
Lorella Speziali
In un ceto medio la formazione a cui siamo stati sottoposti e subdolamente plagiati, l’importanza dell’IO è diventata l’energia vitale per sopravvivere, non vivere.
Vivere in una società allargata che contempla la storia è un privilegio per pochi.
Si pensa e si dice pubblicamente che gli anziani non servono più, non sono più utili, sono un peso per la società cosiddetta moderna. Bene, nel ringraziare gli organizzatori di questa manifestazione per la loro sensibilità, rinnovo l’invito a ripensare sulla quantità e qualità di vita che i diversamente giovani hanno regalato a questo ceto medio.
Meritano l’isolamento, la solitudine, l’emarginazione, indipendentemente dalla pandemia?
Claudio Compagni
Me lo sono portato appresso a Cremona così posso continuare a lavorare,respirare.
Pietro Mattioli
Mi sentivo isolata anche da bambina. L’isolamento ti rende sensibile. Da piccola, sentivo di essere l’unica persona così.
Ma c’è del bene nella solitudine. Ti rende sensibile, e la sensibilità fa parte del processo di crescita. Adoro fare lunghe camminate, rientrare, meditare, fare yoga, staccare il telefono e poi leggere per ore. I miei libri, il mio divano sono la mia isola.
Valentina Loiacono
Isolamento è anche ritrovare se stessi, cucinando un dolce povero autunnale della tradizione contadina, il castagnaccio. Il sapore è il passato, poiché non esiste ricordo che non abbia sapore.
La variante al cioccolato è il presente. Le crepe in superficie sono il futuro, poiché dalle crepe filtra la luce. Sono ruvide, come una maglia di lana, che a volte graffia, ma se la togli senti il gelo.
Mariangela Remondini
In questi giorni i miei nipoti, come immagino tanti altri bambini,
si chiedono in continuazione se Santa Lucia potrà andare in giro
a portare i doni. Io li rassicuro dicendogli che sicuramente
avrà l'autodichiarazione. ; )
Michele Tusi
Nei periodi di isolamento è stata di gran conforto la cura e la compagnia dei fiori. La loro bellezza di forme, colori e profumi ha saldato ancor di più il legame forte che sento con la natura che sa regalarmi pace e tranquillità.
Marisa Fontanesi
...una storia dove c'è un libro e dove c'è un telefono. Una storia in cui un libro e un telefono creano insieme dei fili che collegano le solitudini e gli affetti lontani. Come il ragionier Bianchi ogni sera telefonava alla sua bambina per raccontarle la storia della buonanotte (e le signorine del centralino sospendevano le telefonate per ascoltare quel narratore innamorato della figlia e della fantasia), questa è la storia di una zia che dalla toscana ogni giorno chiama i due nipoti per sfidare la nostalgia della lontananza e leggere loro un racconto, alleggerendo così il peso della solitudine con il sorriso sulle labbra.
Ma è anche la storia di una madre che vive tre mesi in apnea, totalmente assorbita dal lavoro di cura, senza supporti esterni che siano la scuola, gli amici o i parenti, e che si rifugia tra le pagine di un libro per bambini trovando il modo di evadere dalla dura quotidianità un po' come possiamo immaginare che facesse il ragionier Bianchi quando, grazie al telefono, percorreva chilometri e anni-luce lontano dal suo noioso lavoro per rimboccare la coperta di calde parole alla sua piccola.
Francesca Frati
È è un capolavoro di letteratura spirituale; narra la vita straordinaria di un grande Yogi indiano vissuto in occidente nella prima metà del 900.
In questo periodo d' isolamento, il libro può essere davvero un' eccellente compagnia per tutti per apprendere a fondo gli insegnamenti straordinari di Paramahansa Yogananda.
Angelo Barili
In questa isola spaventati dal sole, ci lasciamo avvolgere dalla bruma solitaria. Aspettando il tornare alla vita, di nuovo.
Alessandro Belletti
Che nostalgia!
Aldo Pisani
Isolamento è anche dare un nuovo valore al nostro tempo.
Prendersi del tempo per fare le cose con il giusto tempo...a cominciare dalla cucina. Una torta, che cuoce con lentezza e racchiude tutto l'affetto e il calore che vogliamo dare alle persone fisicamente lontane. Consegne speciali.
Agnese Camazzola
L'Australian Psychological Society ha elencato alcune idee utili per combattere la pandemic fatigue.
Per esempio, consiglia di non giudicarsi e accettare il fatto che ci si può sentire più stanchi, irritabili e meno motivati del solito.
È importante, quindi, crearsi una nuova routine, con orari prestabiliti per i pasti, il lavoro, l’esercizio fisico e il riposo.
Patrizia Benati
Il mio isolamento creativo...
Giulia Malavasi
E non ti convince per niente
il programma che stanno dando
ma che strano nessuno lo può più cambiare con il telecomando.
(Francesco De Gregori)
Daniela Belladelli
Quando capisco che la solitudine invade anche la mia anima, allora apro la cartella dei ricordi ed immagino di camminare nei luoghi del passato.
Simona Santarossa
La matita che ha accompagnato tutti i miei scritti durante l’isolamento. E’ stato l’inizio di un percorso difficile, rischioso ma anche felice perché ho potuto riaprire la scatola dei ricordi quando non c’era la tecnologia dei tempi moderni. Il digitale ha lasciato spazio a disegni, progetti ad una creatività che non pensavo di possedere.
Giovanna Rosa
La prima volta l’isolamento è stato un ‘occasione di prime volte. La prima Pasqua senza gita fuori porta, dove l’unico fuori porta è stato il mio balcone fiorito . Il mio balcone , per la prima volta fiorito. Mantova immobile: la osservo come non l’ho mai fatto prima. La prima videochiamata di gruppo con le amiche, anche se non è la stessa cosa…. I miei esperimenti culinari: questa crostata era proprio brutta, ma tanto tanto buona.
Simona Pezzali
Una bella vista, dalla prigione... di casa!
Carlo Beccari
Penso possa rappresentare l'impatto che la pandemia ha avuto sulle attività sportive, soprattutto amatoriali, che in tempi normali sono il crocevia di tante amicizie e il cui futuro è ora incerto.
Davide Cortesi
L'isolamento mi ha ridato la sensazione del tempo che passa e di quanto sia importante non sprecarlo.
Matteo Nogarè
Fumando sotto la pioggia
tutto intorno buio
In lontananza
il sussurro del mare
Marco Venturini
Voi non ci siete.
Mi fanno compagnia il cielo, i prati, i colori dell'autunno, l'aria che respiro, i battiti del mio cuore, i pensieri che si susseguono.
Posso sentirvi.
Distanti ma uniti a condividere lo stesso cammino.
Federica Carra
Da mesi accoglie tutto quello che vogliamo fare quando saremo di nuovo “liberi”...
L'abbiamo allestita in primavera, io e il mio bambino e pensavo che l’avrei presto svuotata e riutilizzata per le collezioni di nastri colorati e sassi della sua sorellina ... e invece è ancora qui, a ricordarmi quanto ci sia di meraviglioso in ogni singolo attimo di un giorno normale.
È un modo per immaginarci fuori da questa nebbia.
Continueremo a riempirla la nostra scatola, perché anche il più piccolo desiderio che contiene diventa ogni giorno più prezioso .... e finché ci sarà dentro qualcosa ogni briciola di quotidiana felicità avrà un valore smisurato.
La tengo li sulla mensola, perché voglio ricordarmelo sempre ... e ricordarlo ai miei figli.
Sara Alberti
Non solo i preferiti, ma l'unico rimasto tra perduti, rotti, regalati. Li ho poggiati su una delle mensole da libri, nello stretto corridoio di casa, la domenica prima del lockdown, dopo uno strano e soffocante, per le ansie percepibili, giro sul Te. Non lo ho più rimessi, sono lì da mesi (salvo pulizie e spolverate). Perché la mascherina me li rende di nebbia perenne, me li appanna come ho detto per giustificarmi. Non riesco a vederci bene. E pensare che ho sempre amato il filtro innaturale che davano al mondo, ad ogni ora e in ogni stagione.
Ernesto Valerio
Siamo persone sicure di noi stesse, abbiamo sempre tutto sotto controllo, ma questo nemico invisibile ci ha fatto capire che così non è…all’improvviso ci siamo resi conto di quanto siamo fragili, in balia degli eventi. L’ansia, quella strana sensazione di chiusura allo stomaco, i battiti accelerati del cuore, la perdita delle sicurezze, è esplosa dominando i nostri pensieri ed azioni, ed ecco che nel lockdown un rimedio naturale, quali i Fiori di Bach, ha aiutato a superare giornate difficili.
Doretta Gerevini
Ho deciso di portare l'unico oggetto che forse rappresenta l'unica istanza di non-isolamento di questi giorni, quello che mi permette di lavorare, di vedere amici e parenti, di vedere qualche angolo di mondo, di andare al cinema e a teatro...
Ma è allo stesso tempo quello che più di ogni altro rappresenta la distanza, il mancato contatto umano, la fisicità, il virtuale come non-reale.
Alessio Bertolini
Giovevole silenzio
Michela Santarossa
Rappresenta per noi adulti il tempo guadagnato per se stessi con questo isolamento e per mia figlia, la scoperta di come questo oggetto e questo tempo si possano sfruttare per viaggiare con la fantasia.
Matteo Scaglioni
Tic tac. I fiori appassiscono e le pagine lette aumentano. La durata del tempo è diversa, variabile ed indecisa. Forse Bergson aveva ragione.
Francesca Furini
Carteggiare un vecchio mobile,
dar vita al passato
per nn dimenticare la nostra storia
Roberta Conti
Diventa atto propiziatorio di purificazione e introduce nuovi oggetti simbolo che lasceranno un segno nel nostro percorso di vita: le mutande del Covid!
Paola Rossi
...è come quando fuori piove!
Ines Genovesi
Frecce tricolori sulle strade deserte!
Laura De Luca
Presto è la parola che si usa di più in questo periodo.
Presto il detersivo per bucato che rende molto l’idea di casa
La casa luogo di pace e sofferenza
E quasi mai di solitudine
Giovanna Gola
Giostrine senza le vocine e le grida dei bambini, una vera tristezza. Ricominciamo da qui, riportiamoli ai giardini per dare loro un sereno futuro.
Carlo Vernizzi
Questo è Frank, fedele compagno in molte battaglie. Anche in questo mese sarà al mio fianco contro le foglie cadute.
Massimo Armondi
Il blu è nel cielo che vediamo sempre meno, il blu è nel mare dove vorremmo scappare...
Giulia Casari
Apro la finestra, il cielo è azzurro, il sole comincia a splendere e mi mette di buon umore. Sembra tutto a posto. Il gallo di ferro sulla punta del tetto del garage è in piena luce con la sua cresta e bargigli rossi, le ali aperte e una voluminosa coda dorata. Poggia le zampe su di una freccia attaccata ad una base sferica sopra elevata che gli permette di muoversi con il soffiar del vento. Col tempo è diventato uno di famiglia e al mattino lo saluto e capisco dalla sua posizione l'andamento del tempo. Non mi tradisce mai...
Mariagrazia Mangiagalli
Mettici dei pop-corn, una finestra e dei vicini-amici di casa.
Mettici che, in effetti, distanziamento fisico non è affatto distanziamento sociale.
Ecco qui tutti i miei sabati sera di una passata primavera casalinga, caratterizzati da divertenti e liberatori apertivi alla finestra.
Marianna Rossi
Perchè l’iPad non è importante, ma gli amici si
Marta Cabrini , 10 anni
La panchina di per sé è un luogo che per me evoca il desiderio di isolarsi, sia che si tratti di riflettere o di svolgere attività più banali, come leggere il giornale… In questo periodo, con un nuovo lockdown, credo che questo aspetto ne risulti accentuato: se l’isolamento è una necessità, la panchina consente almeno di rimanere all’aperto...
Massimiliano Franchetto
Confinamento biologico.
Carlo Moretti
Lo vedo dal divano e mi sorride sempre...
Daniela Ragazzoni
Simbolo del tempo, del tempo che non possiamo usare, di questi tempi, come desideriamo..e che ci "isola", come una prigione.
Marco Morselli
Durante l'isolamento l'abitudine ai luoghi uccide la fantasia e la capacità di vederli ogni giorno con occhi diversi. Ecco perchè ho rispolverato un oggetto che ho chiamato Memoinstantanea (o Memopolaroid). L'avevo fatto realizzare per Mantova 2016 e per andare in giro ad inquadrare vedute della città che registravo "solo per i miei occhi" e che mi aiutavano a vedere particolari inediti della capitale della cultura.
Durante l'isolamento l'ho usato in giro per la casa e per il giardino a caccia di impressioni. Qui lo vedete mentre osservo i libri sulla libreria e cerco intersezioni, connessioni o collisioni creative. La bellezza di questo strumento è che ti allena a vedere luoghi consueti ogni volta con occhi diversi e l'efficacia è data dal fatto che l'istante rimane dentro di te, in quel catalogo fantastico che è la tua memoria.
Giacomo Cecchin
EDIZIONE 2019
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